Dallas Buyers Club: la recensione di adamolavigna

Innanzitutto loro due: Matthew e Jared. Intenso e viscerale il primo, sublime il secondo. Tifo per voi ve la portate a casa la statuetta a sto giro. Poi Marc Bolan, icona glam, la cui presenza astrale e sacrale va anche otre le canzoni e le musiche. Poi la fotografia eighties , che rimanda a videoclip pop di un tempo ormai perso. Poi i temi: l AIDS, l omofobia , il diritto a curarsi, l atto di accusa nei confronti delle industrie farmaceutiche. Senza retorica, senza vittimismo, senza compassione come nello straordinario dialogo tra Jared morente e il babbo che l ha ripiudiato: ” che dio mi aiuti con un figlio così!” ” ti sta aiutando ‘ ho l’ AIDS” . Mai patetico si cerca solo la via per aggrapparsi alla vita, come nella metaforica e meravigliosa scena dell’ultimo rodeo, il cowboy che cavalca per l ultima volta il toro e combatte ad armi pari nonostante la malattia terminale

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