Diario di una schiappa – Vita da cani: la recensione di Francesca Cremonesi

Torna sul grande schermo, dopo il successo dei primi due capitoli, il giovane e un po’ imbranato Greg Heffley, che, dopo essere sopravvissuto all’inferno della scuola media, alle prime cotte e l’assurdo obbligo da parte dei genitori di andare d’accordo con il fratello maggiore, questa volta dovrà vedersela con un’estate alquanto insolita. Dopo aver perso la speranza di poter giocare ai suoi amati videogames tutto il giorno, Greg cerca in tutti i modi di sfuggire alle richieste assurde dei genitori, che lo vorrebbero impegnato in un’estate piena di attività: prima c’è il tentativo di fingersi un amante dello sport, poi quello di lavorare nel circolo frequentato dal suo migliore amico Rowley (ma è una scusa per poter conquistare il cuore dell’amata Holly Hills) e alla fine una settimana di duro campeggio. Esperienze che serviranno a Greg per imparare a relazionarsi con il padre e per capire che le bugie hanno sempre le gambe corte.

Diretto da David Bowers e ispirato ai libri di successo di Jeff Kinney, il film, come i primi due capitoli, riesce a svolgere perfettamente il suo compito: divertire i bambini tramite gag simpatiche e mai volgari, personaggi stravaganti e un uso dell’animazione fedele al libro, che s’inserisce all’interno delle scene live action in modo molto organico. I tempi comici sono sempre azzeccati e scandiscono in modo perfetto la narrazione per i più piccoli. E mentre i bambini si possono immedesimare in Greg, che si trova a combattere con i bulli, ad accettare regole che non condivide per niente e ad andare d’accordo con il fratello nonostante i due abbiano caratteri completamente diversi, i più grandi non si annoiano, perché ognuno di noi è stato un piccolo Greg.  Unica nota negativa, il fatto che il film si snodi attraverso troppi avvenimenti, dalla voglia di conquistare la ragazzina dei sogni, all’arrivo del cane in famiglia, passando per il weekend al mare con l’amico Rowley e la settimana in campeggio, rischiando di mettere troppe cose sul piatto e di confondere i più piccoli.

Leggi la trama e guarda il trailer

Mi piace:
La spensieratezza e le gag mai volgari

Non mi piace:
Troppi  avvenimenti che rischiano di far perdere il filo ai più piccoli

Consigliato a chi:
Ama le commedie formato famiglia con piccoli e divertenti protagonisti che non deludono mai

Voto: 3/5

© RIPRODUZIONE RISERVATA