Drive: la recensione di Lumax

Un film da vedere perchè: sceneggiatura originale nel suo genere (finalmente!)violento e non violento quanto basta. La regia, impeccabile, alterna momenti statici (di una lentezza sconcertante)che stillano anche una controversa trepidazione, ad episodi di follia inaspettata, senza bisogno della noiosa corsa alla “fast and furious 1,2,3,4,…” che francamente fa addormentare (…e bastaaaa!!!!), il tutto condito da una colonna sonora piacevolmente insolita che ci sorprende a rievocare malinconicamente uno scorcio di anni 80. L’interpretazione di attori come Gosling hanno reso superlativa la messa in opera dello script di Hossein Amini. Per tutta la durata del film si palesano i due volti del protagonista: un equilibrio tra bene e male tra odio e amore, spesso compromesso dagli eventi e dalle persone che circondano lo stuntman. L’open ending che sembra volerci dire “to be continued” non dispiace, anche perchè elude un finale banale visto e rivisto. Detto ciò, molto brevemente, il mio personalissimo voto è 4 su 5.

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