Frances Ha: la recensione di Barbara Monti

Frances Ha
Di Noah Baumbach (2012)

New York ai giorni nostri: Frances è una giovane aspirante ballerina che condivide sogni, pensieri e bevute con la sua coinquilina e migliore amica Sophie. Tutto cambia quando Sophie decide di andare a vivere con il suo nuovo fidanzato, lasciando Frances non poco disorientata. Tra delusioni, nuovi amici ed esperienze inaspettate, la protagonista del film cerca di trovare un suo equilibrio nella vita.
La pellicola, distribuita in Italia con due anni di ritardo, è pervasa da un’aura alleniana che la rende un film fresco e piacevole. Sarà senz’altro per la fotografia di Sam Levy, un bianco e nero che difficilmente non evoca alla mente Manhattan. Sarà per le battute esilaranti, le situazioni involontariamente comiche. Sarà per la protagonista, un personaggio decisamente fuori dagli schemi, impacciata e inguaribilmente romantica.
Il risultato è un film che si colloca al di fuori del cinema mainstream, al quale non manca però una certa dose di furbizia nel sapersi accattivare il favore del pubblico. L’astuzia di Baumbach sta nell’utilizzare un bianco e nero che già di per sé contribuisce a creare un’atmosfera venata di poesia. Ma non è tutto: lo scorrere delle immagini è accompagnato da canzoni come Modern Love di David Bowie o L’Ecole Buissionière, brano della colonna sonora originale de I Quattrocento Colpi. In questa maniera è facile fare breccia nel cuore degli spettatori, soprattutto i più nostalgici, andando inevitabilmente a toccare corde emotive sensibili.
Ciò che ha premiato il regista e la Gerwig, co-autrice del soggetto e alla sua seconda collaborazione con Baumbach, è stata la scelta di riportare l’attenzione sul fascino del quotidiano, filmando frammenti di vita vissuta che non hanno necessariamente una particolare rilevanza ai fini della narrazione. Mostrare i vari personaggi alle prese con la routine quotidiana, fatta anche di giorni sprecati e di noia, è uno dei tratti distintivi del film. Ciò che più coinvolge lo spettatore e suscita in lui empatia è sicuramente il personaggio di Frances: una ragazza che avanza goffamente nella vita, senza sapere bene che strada percorrere. Ha un sogno, ma non ha gli strumenti per realizzarlo, non nell’immediato per lo meno. Inevitabilmente arrivano le delusioni, le cadute, i compromessi. Frances nonostante tutto non perde mai quella scintilla di leggerezza ed ottimismo che la spingono ad andare avanti, non arrendendosi di fronti agli ostacoli che incontra.
Frances Ha è una storia che parla di sogni, di illusioni, di amici che si credeva di aver perduto e invece sono ancora là, nonostante tante cose siano cambiate. È un po’ la storia di ognuno di noi, perché tutti, prima o poi, abbiamo dovuto affrontare lo scontro tra le nostre aspettative ed il mondo reale. E tutti abbiamo cercato o stiamo ancora cercando una direzione.
Un senso
Noi stessi.

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