Fright Night – Il vampiro della porta accanto: la recensione di lele_16

Mi incuriosiva.
Sì, come pop corn movie per adolescenti, ma speravo potesse unire ambientazioni capace di dare tensione e humour nero.
Invece no.

Non si capisce dove il film voglia andare a parare. E’ insulso e patetico; le scene che si salvano non si contano nemmeno sulle dita di una mano.
Il brutto del film è che poteva essere anche carino. Insomma, l’incipit del “Vicino killer”(in questo caso vampiro) anche se un po’ banale e utilizzato troppo spesso da quando il grande Hitchcook ha creato quel capolavoro de La Finestra sul Cortile, poteva essere sfruttato per creare almeno suspance.
Appena vidi il trailer pensai a un Disturbia col vampiro, ma Disturbia è fin troppo carino per essere paragonato a una cosa del genere.

Scene drammatiche che diventano trash: se non sei un bimbominkia rischi seriamente di ridere per la maggior parte del film, ma neanche perché sia divertente.
Ridi per non piangere.
In meno di quindici minuti sai già come andrà a finire il film, e pure che Colin Farrel, forse unica nota positiva, perché si vede che non si prende sul serio, è il cattivo di turno.
In altre scene sembra che il film sia in pausa, non riesci a seguirlo perché diventa, seppur per poco, di una noia e di una insensatezza unici.
E il finale? Bé, il finale è da top dei finali più brutti di tutti i tempi.
Non solo finisce BENE, ma super bene.
!!!SPOILER!!!
Resuscitano tutti.
!!!SPOILER!!!
Non so, a questo punto speravo in un cliffhanger che annunciasse pure un sequel.

Non mi metto a parlare dei vampiri e degli effetti speciali che tanto sono insulsi come tutto il film, ma concludo dicendo che secondo me Fright Night non supera la sufficienza. E meno male che non l’ho visto in 3D.
L’ho detto troppe volte? Insulso.

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