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Hunger Games: la recensione di serebry

Hunger Games: la recensione di serebry

Cocchieri di fuoco

Scene cruenti accompagnate da un taglio autoriale , affondano le loro radici nell’entertainment delle saghe Americane.
Hunger Games è la lotta per la sopravvivenza di 24 ragazzi che prevale sul loro spirito di ribellione contro un sistema tiranno.
Una buona parte del film parte e prosegue con riprese di macchina a mano: una scelta insolita , fastidiosa ma con un ‘intento estetico ben preciso: quello di suscitarci la curiosità ossessiva di infiltrarci nella vita di altre persone e fare di loro gli sprovveduti protagonisti del nostro voyeurismo.
Il ritmo serrato del film si attenua non appena i tributi sfilano sulle carrozze nell’arena, i nostri Katniss e Peeta infiammano l’animo di tutte le platee sulle note dell’avventurosa colonna sonora di James Newton Howard.
Il profilo psicologico dei personaggi , specialmente quello di Katniss , rimane nascosto in uno substrato di paura , dovuta alla presa di coscienza di una realtà spaventosa e impossibile da accettare e ancor più da cambiare.
Se gli agnelli diventeranno leoni , lo scopriremo solo nel prossimo episodio.

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