Il Regista Stuart Beattie riprende da dove Kenneth Branagh si era fermato nel suo “Frankenstein di Mary Shelly” classe 1994.
Il Dottor Victor Frankenstein è morto e la sua Creatura vaga per 200 anni uniformandosi al cambiamento subito dal mondo nell’arco dei due secoli finchè non diventa il centro dell’eterna battaglia tra il Bene e il Male.
Da un lato ci sono i Gargoyle che vegliano sul genere umano dall’alto della loro Cattedrale e dall’altro i Demoni comandati da Naberius, Principe del Male, che raccoglie cadaveri allo scopo di farli rivivere creando il suo esercito.
Si tratta sostanzialmente di una versione Gotico-Futuristica del Mostro apparso in sogno a Mary Shelly, una sorta di Frankenstein 2.0 che strizza l’occhio alle nuove generazioni attraverso l’introduzione di battaglie spettacolari ed effetti speciali notevoli.
Continui riferimenti a Dio e a Satana sono sottolineati dalle simboliche Ascese dei Gargoyle, i quali morendo emanano una grandissima luce bianca creando uno spiraglio verso il cielo e dalle Discese dei Demoni che, invece, bruciano sprofondando negli Inferi.
Infine non può mancare la pseudo storia d’amore tra il Mostro e le Bella, se poi lei è anche una Scienziata tanto meglio. Ad ogni modo il film piace, se non altro le continue battaglie tengono viva l’attenzione.
VOTO 6,5
© RIPRODUZIONE RISERVATA