I guardiani del destino: la recensione di rocken

David è un brillante giovane politico candidato al senato.. poco prima delle elezioni, per cui tutte le predizioni lo danno vincitore, perde però la testa e prende parte una scazzottata.. questo fatto insieme ad alcuni altarini sul suo passato lo portano a perdere l’ambio traguardo.. ciò però gli da l’occasione di conoscere elise, la donna della sua vita.. infatti mentre ripassa nel bagno dell’infrastruttura il discorso di ammissione di sconfitta fa conoscenza con lei e dopo una breve ma intensa chiacchierata egli riceve positivi influssi che lo portano a fare uno dei discorsi più convincenti su base politica e non, cosa che lo fa balzare in testa per le ventura elezioni.. conclusa temporaneamente l’esperienza politica torna al lavoro di tutti i giorni e a distanza d’anni in un giorno qualsiasi casualmente la reincontra simultaneamente al momento in cui uno strano individua deve portare a compimento lo strano ordine di fargli versare il caffe addosso per farlo arrivare in ritardo in ufficio.. lo strano individuo non riesce nel suo intento e david reincontra elise e arriva anche puntuale al lavoro dove incontra altri strani personaggi intenti a fare una qualche strana scansione al suo collega e migliore amico.. chi sono questi strani soggetti? I guardiani del destino, uomini alle dipendenze, a loro dire, del presidente (immaginate con che nome è conosciuto dai normali essere umani…), il cui compito è quello di far rispettare a tutti nel mondo il piano (tradotto il destino) previsto per ogni singola persona.. queste persone che i comuni esseri umani chiamano angeli informano david che non deve piu vedere elise perche non rientra nel suo piano, perché altrimenti lui non diventera mai cio che è destinato a diventare: il presidente degli stati uniti e gli comunicano anche che non potra divulgare l’informazione della loro esistenza pena un reset completo della sua mente.. il film si dipana a questo punto in continui tentativi di david di ricongiungersi alla sua amata fino a un finale imprevedibile, affascinante, sentimentalistico e di alto e lodevole impegno sociale, civile e anche culturale ma soprattutto religioso..
Il funziona alla grande, anche merito di una carenza spaventosa di forzature e di una colonna sonora che nei momenti opportuni (e sono numerosi) è conforme ed coinvolgente..l’idea che ne sta alla base (i guardiani che con piccoli aggiustamenti fanno si che il destino di ciascuno si compia) è grandiosa e egregiamente presentata e spiegata (compresi gli spesso abusati piccoli particolari senza i quali si potrebbe gridare ai buchi di sceneggiatura) con tempi che sembrano studiati a regola d’arte.. le relazione tra i due protagonisti è sdolcinata all’ennesima potenza ma senza mai passare il segno, aspetto questo che rende i vari momenti di coppia mai pesanti ma anzi intensamente e sentimentalmente empatici..
Le performance del cast sono molto buone partendo da matt damon ed emily blunt per arrivare ad anthony mackie; ma soprattutto vanno sottolineati i lavori di terence stamp e john slattery che hanno infatti dato vita a due interpretazioni fantastiche .
Come già accennato la colonna sonora è super e per rendere l’idea si avvicina per capacità di interagire con l’evoluzione narrativa a film stile 300 ma soprattutto inception..
Grande chicca il finale, del tutto inleggibile a priori e quindi sorprendente in modo continuo condito in aggiunta con un ultima conclusione che sa di messaggio culturale quanto mai saggio, utile, necessario, speranzoso e più che mai intrigante..

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