Into the Storm: la recensione di annagi_

La passione hollywoodiana per i disaster movie è risaputa e questa volta a portare sullo schermo la furia della natura è il regista Steven Quale, più volte collaboratore di James Cameron e regista di Final Destination 5, che ci porta direttamente nell’occhio del ciclone. Protagonista del film è, infatti, non tanto il cast quanto una serie di tornado che in una normalissima giornata estiva colpisce e devasta la cittadina di Silverton in Oklahoma. Il film, che si sviluppa nell’arco di poche ore, segue le vicende di Gary (Richard Armitage), vice-preside della scuola superiore locale, e di una serie di esperti (e non solo) che si trovano sul luogo pronti a filmare nel modo più ravvicinato possibile i tornado. Il destino di Gary si incrocia con quello dei cacciatori di tornado e della studiosa Allison (Sarah Wayne Callies) quando si deve dirigere fuori città per soccorrere Donnie, il figlio maggiore rimasto intrappolato con un’amica in un’ex cartiera. Comincia quindi per loro una corsa contro il tempo per salvare i due giovani e per sfuggire alla furia della tempesta che ha nel frattempo dato vita al più grande tornado di sempre.
Richard Armitage, il talentuoso attore inglese che ha raggiunto la fama internazionale interpretando Thorin Scudodiquercia nella saga de Lo Hobbit di Peter Jackson, e Sarah Wayne Callies, la Lori di The Walking Dead, sono i protagonisti di un film la cui sceneggiatura non lascia il segno e che, come prevedibile, sfocia talvolta nell’inverosimiglianza, ma è comunque notevolmente migliore di tanti altri predecessori. In particolare ciò che ci si aspetta da un film di questo genere è che sia in grado di lasciare lo spettatore senza fiato e su questo versante Into the Storm centra il bersaglio: la forza dei tornado distrugge tutto ciò che trova sulla sua strada, che siano edifici, alberi o aerei, e l’ottima qualità degli effetti speciali fa sì che non ci si annoi mai per tutta la durata del film, che è inaspettatamente breve (appena 89 minuti).
Girato quasi interamente in found footage, il film di Quale si affaccia al mockumentary, ma con risultati alterni risultando talvolta efficace e talvolta “stancante”.
Into the Storm è un film senza troppe pretese che non esalta ma nemmeno delude. Intrattenimento e niente più.

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