King Kong: la recensione di paolinoacquario

Il tanto decantato KING KONG del grande Peter Jackson poteva essere una rivelazione sia per gli effetti (davvero speciali) meritatamente premiati sia per la pellicola girata nell’epoca della tecnologie e da cui mi attendevo un film di almeno 2 ore o poco più ma godibile. Invece in film colossal è di 3 ore (nell’edizione blu ray sono stati aggiunte scene nella versione estesa per quasi 20 minuti). Tagliate alcune scene tra le migliori legate all’isola del teschio con nuovi e vari mostri (mi chiedo perchè spendere tanti soldi per crear ambienti e mostri per poi tagliarle dalla pellicola?). Troppo,troppo lunga la scena del viaggio di andata dove si da spazio ad un lungo e stancante riempitivo. Naomi nella manona di K.Kong,quasi stritolata,sarebbe già morta come essere umano,specialmente quando sbattuta a destra e a manca mentre K.Kong correva nella foresta. La stessa naomi,rincorsa da dinosauri corre più veloce di loro e.non da meno il T.Rex che ha un fiuto fino a 10 km non si era accorto che naomi era a pochi metri.
La corsa dei brontosauri sembra un mega incidente stradale con vari e incredibili capotamenti (ma per favore!!!) con i brontosauri in corsa (cercate i dettagli di questo dinosauro e vi accorgerete dell’assurdo di questa scena!) e non solo:nella folle corsa dei brontosauri c’eran gli umani puntualmente salvi dalle zampone dei titani (questa poi…).
Nessuno ci ha raccontato come sia stato portato Kong a New York dato che non avevano più imbarcazione adeguata e nessuno sa spiegare come faceva Kong a reggersi con 4 dita sul precipizio mentre un T.Rex lo tirava giù? Oppure come faceva Kong in versione mortal kombat da solo a uccidere uno dopo l’altro i 3 T.Rex con una mano mentre nell’altra custodiva la povera Naomi (sopravvissuta incredibilmente). Ci sarebbe da dire ancora molto ma preferisco concludere.

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