La Bottega dei Suicidi: la recensione di Andrea Mario Zoppeddu

La bottega degli suicidi

All’inizio del film il regista dimostra di aver l’amore per la vita ma andando più avanti di qualche secondo si dimostra il peggior cartone animato non solo per il tema affrontato che consegui il divieto di 18 anni però per fortuna l’hanno ritirata anche se non l’avrebbero dovuto fare.
Il film gira attorno alla depressione della gente che li costringe allo suicidio. Ma viene una domanda un po’ spontanea ma alla fine tutti questi personaggi che muoiono il film non lo spiega con certezza il motivo sarà sicuramente colpa del regista che non ci aveva pensato a questo passaggio ma a far vedere la sorella del piccolo bambino che ama veramente la vita, nuda ma non solo per qualche secondo ma quasi cinque minuti, però non faceva sembrare una cosa volgare visto che in tutti i film quando un personaggio comincia a spogliarsi lo fa in un modo sensuale. Ma proprio quando cominciava a spogliarsi sembrava una cosa un po’ quotidiana per cui non si faceva desiderare.
Il significato di questo film gira solo negli argomenti negativi cominciando dallo suicidio a fumare a drogarsi ecc .ecc.
Alla fine quella ragazza che si spogliava mentre la guardavano il fratello minore e i suoi amici amanti della vita ha un fidanzato che aiuta a trasformare la bottega degli suicidi distrutta da fratello minore per un dispetto verso i suoi genitori in una creperia.
Verso la fine il film comincia ad avere il vero amore per la vita ma un piccolo gesto del padre rovina tutto.
Dato che il regista e francese si rimane scioccati a veder un cartone animato adatto ai bambini con questi temi vietati anche più grandi rimarrebbero scioccati a portar i propri figli al cinema.

Mi piace:
Anche se il film non è adatto a nessuno il bello che hanno messo un po’ di musical
Non mi piace:
Tutto il film
Consiglio a chi :
A nessuno

Recensione di Andrea Mario Zoppeddu (un bambino di 12 anni )

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