La leggenda del cacciatore di vampiri 3D: la recensione di fadry1975

Che il sedicesimo presidente degli Stati Uniti d’America, passato alla storia per aver abolito la schiavitù, fosse anche un cacciatore di vampiri, non se lo immaginava nessuno. Il russo Bekmambetov, sotto la supervisione del genio visionario di Tim Burton, trasferisce sul grande schermo l’omonimo libro di Seth Grahame-Smith, ripercorrendo la “doppia vita” del protagonista, dall’adolescenza, segnata dalla morte della madre per mano di un vampiro, sino alla vigilia della sua morte, durante un percorso segnato dall’incessante caccia a colui che l’aveva privato dell’affetto materno e contemporaneamente dall’ascesa politica culminata nella nomina a Presidente degli States.
Opera senza infamia e senza lode, non certamente una pietra miliare nella storia cinematografica, alterna azione a momenti soft, consentendo, comunque, di passare una piacevole serata in compagnia di una confezione di popcorn e di una buona birra.

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