La famiglia Perron decide di rincominciare trasferendosi in una non meglio specificata campagna della provincia americana. Nella nuova casa, tuttavia, si verificano strane apparizioni, condite da rumori inquietanti e manifestazioni paranormali. In poco tempo la situazione diviene insostenibile e così vengono interpellati Lorraine e Ed Warren, coniugi che lavorano, coadiuvati dal Vaticano, nello studio e nella cacciata delle presenze demoniache. I due rilevano un’impressionante attività (senza precedenti o eguali) di presenze così potenti da non poter attendere le autorizzazioni vaticane ma dover agire in prima persona.
Il regista malese James Wan (Saw, Insidious) costruisce un film horror dove ciò che si vede effettivamente è ben poco ma dove l’ansia e la suggestione dello spettatore permeano l’intera pellicola. Un film ben scritto e costruito dove, tuttavia, la mano del regista è fondamentale nello scarto tra film modesto e film apprezzabile. Gli interpreti sono ben amalgamati e regalano delle interpretazioni convincenti, soprattutto i due demonologi (Vera Farmiga, Patrick Wilson). Più che un film dell’orrore è un film ansioso che pungola e infastidisce lo spettatore che pur non volendo vedere è costretto a indagare a fondo ogni fotogramma. Il regista non manca anche di sottolineare come spesso le “presenza demoniache” non siano che coincidenze amplificate dall’ignoranza (tanto che i due demonologi vengono invece dipinti come benestanti e acculturati). Un buon film che infatti a fronte di un costo di 20 mln di dollari ne ha incassati ben 200 in sole due settimane. Una pellicola da vedere e da gustare.
Un buon esempio di come l’horror faccia molta più breccia quando tratteggia, mostrando poco e nulla, invece di puntare sullo splatter fine a se stesso.
Da vedere.
Voto: 6/7
Fine
JL