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Lo sciacallo – Nightcrawler: la recensione di Dolby MOVIE 5.1

Non giriamoci attorno: Jake Gyllenhaal è uno degli attori più interessanti nella scena cinematografica, e se già poteva avervelo suggerito in Donnie Darko, negli anni tra un Brokeback mountain, Zodiac, Prisoners, e anche il meno noto Enemy -bomba assoluta- , Lo sciaccalo è solo l’ennesima conferma.

Certo, c’è lo sforzo fisico di aver perso tutto quel peso, ma la faccia è di un’espressività unica: gli occhi a palla, lo sguardo costantemente spiritato, monologhi ripetuti di continuo come mantra per autoaffermarsi… ogni oncia del suo Louis sprizza follia, malamente controllata, da ogni poro.

Potete vederci una critica all’ American dream e al suo self-made man system, o all’arrogante auto-scuola di chi crede che leggerlo su internet ti renda automaticamente esperto in materia, come volete: Jake si mangia il film, e il regista non fa altro che dargli, meritatamente, una tecnica solida di appoggio.

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