Midnight in Paris: la recensione di Crow91

E’ un Woody Allen molto più tranquillo e meno negativo quello che ritroviamo con “Midnight in Paris”. Eravamo abituati a finire di vedere i suoi film con l’amaro in bocca o con un senso di turbamento per il finale della storia che ci veniva raccontata (anche se questo non metteva in dubbio la bellezza di tali film). Ecco che adesso ci ritroviamo in una magica Parigi, magica a dir poco, dato che allo scoccare della mezzanotte, in una qualunque piazzetta di un qualunque angolo della capitale francese, una Peugeot anni ’20 si ferma strombazzando e ci conduce in un altro tempo. E dove adesso sorge una lavanderia a gettoni, in un altro tempo trovi un elegante locale per degustare scotch o whisky, dove sono seduti nientepopodimeno che Ernest Hemingway e i coniugi Fitzgerald, Scott e Zelda. Ogni sera è così. Al protagonista, Gil Pender (interpretato da un woodyalleniano Owen Wilson) non sembra vero poter vivere nella sua epoca preferita in assoluto, la Parigi degli anni ’20, a contatto con i più grandi artisti del periodo (uno stralunato Salvador Dalì, che vede dappertutto rinoceronti, o un ambiguo Picasso, che crea dei capolavori a cui non riesce a dare una giusta definizione). Ma ben presto Gil, aspirante scrittore di romanzi, si accorgerà che il desiderio di fuga dal tempo è dettato dalla parziale insoddisfazione della sua vita presente, costellata da un matrimonio destinato a fallire e un lavoro come sceneggiatore hollywoodiano che non odia e non ama. Ed ecco che la fuga temporale dal presente non è altro che un invito a seguire ciò che si ama, non per forza in un’altra epoca, ma vivendo nella città giusta, con la donna giusta, facendo il lavoro giusto (tripletta perfetta in tutti i campi).
Insomma Woody colpisce ancora. Stavolta con un film sobrio, particolare e senza ripensamenti, con un messaggio semplice e magnifico allo stesso tempo.
Perfetta la caratterizzazione degli artisti degli anni ’20 che Gil incontra nel suo cammino notturno. Tutti riportati con i loro pregi di artisti ma soprattutto con i loro difetti di uomini normali. Magnifico.
Un film-gioiello, da tenere conservato nel portagioie più caro, da indossare solo nelle grandi occasioni.
Voto 5/5.

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