Male male. Ed e’ un gran peccato perché le premesse c’erano tutte per far meglio però, ahimè, quando tra i producers compare il nome di Michael Bay si sa già la piega ( negativa ) che prenderà il film, sopratutto nel campo dell’Horror. L’idea di base, che gira intorno alla tavola magica Ouija, non e’ male anzi intriga e per un buona mezz’ora il navigato Stiles White ( qui all’esordio dietro la macchina da presa ma con alle spalle una carriera di tutto rispetto come curatore degli effetti speciali ) ce la mette tutta per costruire una tensione psicologica, a base di improbabili sedute spiritiche con la tavola ( giocattolo ) Ouija ( Hasbro in realtà ..) che si alternano a messaggi e fenomeni medianici disseminati qua e la’ senza troppa logica ma che ottengono il risultato di incuriosire. La splendida fotografia poi rende tutto celatamente misterioso e segreto. Ma le buone notizie finiscono qui perché piu scorre il film e più la sceneggiatura fa acqua da tutte le parti, virando verso l’ennesimo ghost movie visto e rivisto ( meglio) , trito e ritrito, che incontra il survival ad alto contenuto di mortalità in tempi stretti ( capisci subito chi morirà tra i 5 amici, dei losers che sembrano usciti da Scary Movie, manca solo di capire in quale ordine ). Non c e più un’idea interessante nella parte finale che faccia decollare la trama, tutto è’ rubato ad altre opere, in primis Insidious e The Conjuring, tutto scontato a cominciare dal ritrovamento delle foto vintage di madre e due figlie, sinonimo di casa infestata dagli spiriti vendicativi rimasti intrappolati nelle quattro mura domestiche, perché una ha ammazzato l’altra però si sospetta quell’altra che in realtà e’ scomparsa ecc ecc ecc. Nella pochezza più totale, senza la ben che minima parvenza di paura, se non due urli tirati a caso e un paio di porte sbattute, si arriva alla resa dei conti, con prefinale e finale alla viva il parroco, ma tanto avevamo già capito come finiva da un po’. In questo festival dell’ovvietà manco la scelta degli attori e’ stata originale, visto che la protagonista Olivia Cooke l’hanno rubata dal discreto “L’origine del male” mentre la vecchiaccia sulla sedia a rotelle altro non è che la Medium di Insidious 1&2. Vabbe
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