Pan: alla riscoperta dell’isola che non c’è
“seconda stella a destra poi dritto fino al mattino” è la strada da percorrere per arrivare all’isola che non c’è, l’isola sognata da tanti bambini e perfino da qualche adulto. Quell’isola della nostra infanzia abitata da fate, indigeni e pirati, ma questa volta non sarà Peter a portarci per mano verso questo mondo incantato, bensì la nave del temutissimo Barba nera (interpretato da un favoloso Juge jackman). “Pan” è la storia di come Peter Pan è diventato Pan, questa volta il nostro amico, con nessuna voglia di crescere, vive in orfanotrofio gestito da suore tutt’altro che amorevoli e gentili. Rapito durante la notte dagli scagnozzi di Barba Nera arriva sull’isola che non c’è, che ha mutato totalmente immagine da come ce l’aveva presentata Wal Disney, il posto che lo aspetta sono le miniere dove il compito di ogni persona reclutata sarà quello di trovare la polvere di fata per Barba Nera. Proprio in questo cupo e triste luogo Peter incontrerà capitan Uncino, per il momento conosciuto solo come James Uncino. insieme i due riusciranno a fuggire e si inoltreranno nella profondità della foresta magica dominata da strani animali e una popolazione indigena che aiuterà Peter a riscoprire le sue origini e il suo scopo: salvare Neverland da Barba nera e diventare l’eroe conosciuto come Peter Pan.
A dominare questo meraviglioso viaggio è la fantasia e la dinamicità delle battaglie che riescono a coinvolgere pienamente lo spettatore che per un ora e cinquanta potrà vivere in un mondo del tutto fiabesco, lasciandolo tornare alla vita comune con il suono di un unica frase: “fa pensieri felici”.