Philomena: la recensione di Tim_DarkShadows

Uno dei cineasti sicuramente più alterni di tutta Hollywood è sicuramente Stephen Frears che riesce a realizzare film di un ottimo livello per poi produrre film di bassissimo livello, ma il regista britannico ha sempre voluto per protagoniste delle sue pellicole alcune delle più grandi attrici in circolazione, facendo guadagnare loro candidature ai premi più prestigiosi e vittorie a Festival internazionali. E’ passato per Glenn Close, Julia Roberts, Audrey Tautou, Helen Mirren, Michelle Pfeiffer, Gemma Arterton, Rebecca Hall … tutte attrici che si adattano con grande facilità al suo modo di intendere il cinema, per il suo nuovo “Philomena” ingaggia nuovamente la pluripremiata e sublime Judi Dench (con la quale aveva già girato il musical “Lady Henderson presenta”), e dopo lavori pessimi e poco degni del suo grande nome, Frears realizza la sua opera migliore, profonda e matura dicendoci che ha ancora molto da donare al cinema internazionale.

Tratto da una storia vera, nell’Irlanda del 1952 una ragazza diciottenne, Philomena Lee, rimane incinta e il padre la rinchiude in un convento di suore che le portano via il bambino dandolo in adozione ad una famiglie. 50 anni dopo Philomena (che ha le fattezze di una strabiliante Judi Dench in un totale stato di grazia) non ha ancora dimenticato quel tragico evento e pensa ancora al figlio segreto. Una volta rivelato il segreto alla figlia (Anna Maxwell Martin), quest’ultima riesce a metterla in contatto con Martin Sixsmith (Steve Coogan), giornalista depresso che cerca una notizia che possa portare nuovamente prestigio alla sua carriera verso il declino, il quale una volta venuto a conoscenza della tragica vicenda accompagnerà Philomena in un viaggio per poter trovare il figlio perduto e accertarsi che stia bene.

Presentato in concorso a Venezia 2013, dove ha vinto per la Sceneggiatura, “Philomena” funziona non solo per la regia raffinata di Freas ma merito va allo script che mescola commozione e risate, incantando lo spettatore fin dalle prime scene, e al cast, meravigliosamente capitanato dalla grandiosa Judi Dench che ci regala ancora una volta una memorabile performance forse la migliore della sua carriera d’attrice, che con i suoi silenzi, i suoi sguardi strazianti riesce a esprimere una gamma di emozioni umane che pochissime attrice sanno regalare, ottimamente affiancata da Steve Coogan, autore anche della sceneggiatura, e dal resto del cast che rende ancora più credibile la pellicola. Tra lacrime e risate i minuti di “Philomena” scorrono e vorresti che non finissero mai. La magistrale performance di Judi Dench ha raccolto molti consensi da parte di pubblico e critica facendo il pieno di nomination che si spera nella vittoria di qualche riconoscimento, e nella sua ennesima nomination agli Oscar, e ovviamente e anche nella sua seconda e arcimeritata vittoria.

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