Planes: la recensione di Karin Ebnet

Nato come costola di Cars, realizzato inizialmente per il mercato home video dalla Disney Toons, Planes punta tutto sullo sfruttatissimo concetto di realizzazione personale, con Dusty, un aereo agricolo monomotore, che deve credere in se stesso e combattere contro le proprie paure (in questo caso le vertigini) per poter dimostrare quanto vale, non importa quale sia lo scopo per il quale è stato creato. Un tema importante, trattato con un po’ troppa semplicità. Manca infatti completamente qualunque tipo di approfondimento psicologico dei personaggi o delle motivazioni che li spingono ad agire. Tutto viene dato per scontato, e anche la costruzione del mondo di Planes è meno accurata rispetto a quanto fatto con Cars. Se nella saga originale non si sentiva la mancanza del fattore umano, qui moltissimi indizi (come lo stesso grano coltivato da Dusty, o alcune battute dei protagonisti) rimandano alla (non) presenza degli uomini.
Nonostante questo, Planes ha anche dei pregi di cui tenere conto. Prima di tutto, le riprese aeree sono molto accurate. Attraverso l’uso di soggettive, di cambi di messa a fuoco e di camera a mano, il regista riesce a rendere vividi i momenti di gara, che tra l’altro riempiono la maggior parte del film. Simpatiche sono molte gag disseminate qua e là, come i dialoghi sul “vitamin letame” o i tentativi di seduzione del messicano Chupacabra nei confronti dell’italiana Azzurra (doppiata da una Micaela Ramazzotti senza infamia e senza lode). Anche la ricostruzione dei paesaggi e dei monumenti storici – dalla Statua della Libertà a forma di macchina alla Grande Muraglia cinese passando per il Taj Mahal indiano o l’Himalaya – è davvero suggestiva. Peccato però che il film, in piena accelerazione, non si soffermi a sufficienza a mostrare quei dettagli che potrebbero convogliare l’attenzione dello spettatore in un turbinio di immagini complessive che fanno girare la testa.

Guarda il trailer e leggi la trama del film

Mi piace
Alcune simpatiche gag e la ricostruzione di celebri monumenti storici.

Non mi piace
L’eccessiva semplificazione dei temi trattati.

Consigliato a chi
Ama gli aerei o non si fa troppe domande quando guarda un film.

Voto: 2/5

 

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