L’assistente di volo: Kaley Cuoco è la protagonista di un thriller a tinte comedy (o viceversa). La recensione

L'ex Penny di The Big Bang Theory è la star di una serie con pochi meriti e grandi pecche

l'assistente di volo
PANORAMICA
Regia (2.5)
Sceneggiatura (2.5)
Interpretazioni (3.5)
Direzione della fotografia (2.5)
Montaggio (2)
Colonna sonora (2)

Cassandra (la Kaley Cuoco di The Big Bang Theory) è un’assistente di volo con un passato tormentato che prova a nascondere con una vita dissoluta, fatta di eccessivo e patologico consumo d’alcol e incontri occasionali. Proprio la liason con Alex Sokolov (Michiel Huisman), uno dei passeggeri presenti su un volo per Bangkok, le cambia la vita. 

Il  mattino dopo aver passato insieme una notte di fuoco, Cassie si sveglia infatti accanto al cadavere dell’uomo, cui è stata tagliata la gola nel sonno. Presa dal panico, prova maldestramente a ripulire la scena e a fuggire, facendo tutto il possibile per sembrare colpevole e ritrovandosi così catapultata in una spy-story molto più grande di lei.

Un po’ thriller, un po’ dark comedy, L’Assistente di Volo è confezionata su misura del caos interiore della sua protagonista: dal momento che non ricorda nulla di quella notte, la sua personale indagine per scagionarsi procede in maniera olistica (alla Dirk Gently), ovvero tramite sbagli e colpi di fortuna che la rimettono sempre sulla strada giusta.

Il tutto è raccontato tramite disturbanti flashback e allucinazioni introspettive di Cassandra mentre dialoga con il defunto Alex, che le servono perlopiù da terapia per superare i propri traumi, presenti e passati. Il risultato è una serie straniante e respingente – anche per via dell’uso massiccio e sconsiderato dello split screen – con sottotrame di personaggi secondari di scarso interesse, spesso salvata solo dalla capacità della Cuoco di reggere tutto il peso dello show sulle sue spalle tramite una performance sfaccettata nella gamma di emozioni messe in scena.

Foto: Sky Serie

© RIPRODUZIONE RISERVATA