Scusa, mi piace tuo padre: la recensione di Giorgio Viaro

Guarda un po’ chi si rivede. Abbandonati i panni televisivi del Dr.House, Hugh Laurie si concede una trasferta sul grande schermo tenendo fede alla sua predilezione per i personaggi politicamente sconvenienti. In Scusa, ma mi piace tuo padre, interpreta un marito in crisi coniugale che perde la testa – ricambiato – per Nina, l’esuberante figlia ventenne dei vicini di casa (Leighton Meester). Vicini, se non bastasse, che sono pure i suoi migliori amici.

Satira progressista in buona fede (una rarità), il film è tutto ambientato in un quartiere residenziale del New Jersey, tra villette a due piani, giardini con lo steccato, e lunghi viali alberati. La voce narrante è quella della figlia dei Walling, Vanessa (Alia Shawkat), ragazzina brillante e sovrappeso, che sogna un futuro da designer. Dopo aver subito per tutta l’adolescenza le intrusioni di Nina nei suoi progetti romantici, Vanessa se la ritrova pure nel ruolo di seduttrice del padre. Le sue parole, caustiche e sconsolate, diventano così la colonna sonora del progressivo smantellamento di tutte le convenzioni e le formalità borghesi che regolano i rapporti tra le due famiglie, nonché del funerale del matrimonio di David. Funerale che va in scena la notte della vigilia di Natale, quando la moglie (Catherine Keener) perde definitivamente le staffe. Il tutto raccontato senza eccessi melodrammatici né farseschi, restando invece più vicini ai toni sfumati delle commedie indipendenti, con qualche punta di slapstick dovuta soprattutto alle “doti fisiche” di Oliver Platt, che interpreta il papà di Nina.

Laurie, in questa cornice inconsueta, interpreta il marito fedifrago quasi con timidezza, rendendo il proprio personaggio di un candore infantile che aiuta l’empatia dello spettatore e rende la vicenda più credibile. La messa in scena di un tema così scabroso è invece assolutamente casta. Lasciate perdere qualsiasi curiosità vouyeristica: il massimo che vedrete è un bacio in riva al mare.

Leggi la trama e guarda il trailer di Scusa, ma mi piace tuo padre

Mi piace
Hugh Laurie che interpreta un ruolo “moralmente complicato” con irresistibile candore

Non mi piace
Regia invisibile: sembra la puntata lunga di una comedy televisiva americana

Consigliato a chi
Ama il Dr.House e vuole vedere il suo protagonista in panni diversi ma altrettanto scorretti

Voto: 3/5

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