Suite francese: la recensione di Mauro Lanari

Melò calligrafico di cui si possono apprezzare fotografia, location, recitazione, costumi. Indirizzato soprattutto al pubblico femminile (media su IMDb +0,7: http://www.imdb.com/title/tt0900387/ratings) che s’infiamma per la consueta “passione folle e impossibile”, in questo caso la storia d’un amore travolgente e proibito, represso, tormentato, combattuto fra inganni del cuore e disincantato impegno civile. “Se vuoi sapere com’è davvero la gente, fai una guerra”. Il 2° conflitto mondiale dal punto di vista delle donne, il mezzadro Benoit Labarie è uno dei pochi giovani francesi a restare a Bussy poiché, essendo zoppo, non è stato chiamato al fronte. Ma la guerra vera è quella quotidiana, non c’è alcun bisogno d’una qualche particolare contestualizzazione, tantomeno nel periodo collaborazionista del governo Vichy. Budget 20 milioni di dollari, incassi 7 milioni. Bene così.

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