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The Eagle: la recensione di martalari

VISTO THE EAGLE (UN PO’ DELUDENTE…PER CHI AMA LE STORIE SUI LEGIONARI ROMANI, SUL RISCATTO..E PER IMPAZZISCE PER Channing Tatum)

Ce ne parla Rebecca W. che lo ha visto negli Usa dove il film ha incassato appena 19 milioni di euro con un budget di 25

Ormai sta tornando la generazione dei forzuti,dei muscolosi…Channing Tatum lo abbiamo visto in molti film anche nell’interessante “Fighting” di Dito Montiel, nel blockbuster “G.I. Joe – La nascita dei Cobra” ma anche in qualche occasione da dimenticare come “Il dilemma” film non riuscito di Ron Howard.

Americano (Alabama) faccione e fisico corpulento nella vita ha fatto di tutto e negli ultimi 6 anni l’attore. Vedere però un legionario romano con il faccione da americano classico non è una bella cosa, ma si può anche superare se la storia fosse interessante, la scena coinvolgente e il ritmo incessante. Ma così non è…

La storia….Aquila perduta onore perduto.. Nella Britannia persero la vita 5 mila soldati ma soprattutto scomparì l’Aquila,simbolo di Roma, sullo stesso posto arriva dopo qualche anno marco flavio aquila figlio del romano che perse l’Aquila, intepretato da Channing Tatum, arrivato per cercare di riportare l’onore ma soprattutto per capire cosa accadde anni prima all’esercito sconfitto…

Nella prima mezz’ora c’è l’indifferenza dei commilitoni per il nuovo giovane comandante, qualche azione (sembrano tanti film giù visti) e finalmente un grande attore Donald Sutherland mai utilizzato così tanto come nell’ultimo anno : è il capo buono di “Come ammazzare il capo… e vivere felici” e ha un ruolo importantissimo nel bel film “Professione assassino (The Mechanic)” e in “The Eagle” lo zio di Channing. Passano un pò inosservati gli altri attori come Mark Strong (inglese) che vedrete anche in “Lanterna verde” .Bravo Jaie Bell che intepreta “Esca” lo schiavo e che rivedremo protagonista nel film Le avventure di Tintin – Il segreto del liocorno di Steven Spielberg.

Conserverete la speranza fino all’ultimo chiedendovi : dal regista di “State of Play” (con Russell Crowe) e del bellissimo “L’ultimo re di Scozia” non può venire fuori un film brutto. Kevin Macdonald scozzese ha anche vinto un Oscar per un documentario da lui diretto nel 2000.

Per una quarantina di minuti si susseguono però scene un pò scontate c’è anche lo schiavo che diventa fedele servitore..e dialoghi lunghi sull’onore e sull’Aquila. Non è facile però superare la faccia troppo “bambolona” di Channing…Nella seconda parte il film un po’ si riprende come ritmo.

Fortunatamente il film ha un punto di forza che è il mistero sulla scomparsa dell’Aquila e dell’esercito.

Un film abbastanza deludente che apprezzerà , forse, chi ama il genere ma si poteva fare molto di più, magari con un altro attore… peccato

voto 6-

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