The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di Amy

Sono andata a vedere il film piena di entusiasmo..aspettavo il quarto capitolo da mesi … e, dopo aver divorato più volte i libri della Meyer … avevo aspettative molto alte. Premetto che la trasposizione cinematografica dei primi tre non mi aveva entusiasmato …. per cui puntavo sull’ultimo!
L’inizio è stato promettente … ho apprezzato la fedeltà ai dialoghi originali … l’ambientazione … l’emozione per il grande giorno, il vestito, l’esitazione…la comparsa della scrittrice tra gli invitati … e poi? Poi tutta la tensione è andata scemando in un susseguirsi di scene sempre più lente e mielose in cui, i tratti salienti della vicenda si sono un po’ persi. Ho trovato quindi il film assai sbilanciato nella prima ora, su tutto ciò che le fans si aspettavano di vedere e frettoloso nell’approfondire successivamente la storia(riassunta in pochi passaggi) e la psicologia dei personaggi, che appaiono freddi e privi di personalità nei momenti cruciali. Che ne è del rimorso e del lungo tormento di Edward di fronte alla decisione della sua amata?Che ne è dello spessore del suo sacrificio nel momento in cui chiede a Jacob di convincere Bella? E perché la frustrazione di Jacob viene ridotta a qualche battuta? Insomma sta per accadere una tragedia ma non se ne percepisce l’atmosfera. E’ vero, tutti aspettavamo il loro matrimonio e la tanto sospirata luna di miele con relative scene piccanti ma il libro contiene molto altro. Data la lentezza del film poi, le parti d’azione a volte sono risultate persino sopra le righe. Che dire..da un libro bello e introspettivo come Breaking Dawn, si poteva ricavare qualcosa di molto più coinvolgente..e attento alla qualità..invece del prodotto frettoloso e, a mio avviso un po’ ruffiano, cui ho assistito.
Quanto alla recitazione dei personaggi, nulla da dire. Pattinson decisamente migliorato rispetto agli esordi e la Stewart sempre bravissima e credibilissima. Musiche splendide … e finale alla Avatar anche abbastanza azzeccato. Speriamo meglio per la “Part 2” e incrociamo le dita.

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