The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 1: la recensione di chiara1268

Amore, passione, affetto, rabbia, paura, tensione, un mix perfetto di emozioni per il quarto capitolo della vampire-saga più amata del pianeta. i fans non resteranno delusi davanti a questa trasposizione molto curata e attenta di uno dei libri più complessi scritti dalla Meyer. il nuovo regista (bill condon), è riuscito dove altri registi avevano fallito, cioè evidenziare con delicatezza i lineamenti psicologici dei personaggi, senza strafare, senza creare delle macchiette. nel complesso molte scelte registiche hanno aiutato lo spettatore a calarsi in questo mondo irreale, come la scelta di mantenere il flusso di pensieri del branco in una delle scene chiave, piuttosto che utilizzare un dialogo in forma umana; molto efficace la prospettiva straniante del parto, interamente girato dal punto di vista di una Bella assolutamente sconvolta e priva di lucidità. alcuni passaggi un pò ironici potrebbero far storcere il naso a qualcuno, ma più che come forzature possono essere letti come una piccola valvola di sfogo in un contesto estremamente teso, pieno di ansie e di paure. le poche licenze che si sono concessi, come la scena iniziale di edward al cinema, o il flashforward di jacob mentre ha l’imprinting, non alterano affatto l’equilibrio della narrazione. un film in cui finalmente emerge chiaramente la profondità del legame tra Edward e Bella per quello che è: un amore che va oltre il tempo, che è per sempre.

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