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Thor: The Dark World: la recensione di ACINIdiCINEMA

Thor: The Dark World: la recensione di ACINIdiCINEMA

VOTO: Loki – The Dark World

Credo che un film di Thor vada visto a priori solamente per il fatto che la Marvel sia riuscita a portare al cinema un supereroe con il mantello rosso ed un utensile da lavoro come arma senza farlo sembrare uno scemo. Per non parlare della sua stirpe, viaggi interspaziali, pistole laser e macchine volanti, poi vivono con usanze da barbari dell’ottavo secolo, bah. Magari tutto questo un po’ buffo lo è, ma grazie alla fisicità di Chris Hemsworth, Thor rimane l’ innegabile figo al cubo in The Dark World.Temporalmente ci troviamo dopo la guerra di NY vista in The Avengers. Loki (Tom Hiddleston – War Horse) è imprigionato nelle carceri di Asgard mentre suo fratello Thor (Chris Hemsworth – Rush) è impegnato nelle ultime battaglie per riportare la pace tra i 9 mondi. Nel frattempo Jane Foster (Natalie Portman – Il Cigno Nero), sedotta e abbandonata senza neanche una martellata, sta studiando alcune anomalie comparse a Londra quando viene risucchiata in una porta dimensionale e contaminata dall’Aheter, una forza nascosta da millenni. A bramare l’immenso potere dell’Aheter è l’elfo oscuro Malekith (Christopher Eccleston – The Others, G.I. Joe – La Nascita del Cobra) che, proprio dopo l’unione tra la donna e la sostanza, si è risvegliato come un tasso dal letargo. Con l’intenzione di sfruttare l’allineamento dei 9 pianeti che, pensate un po’, accade una volta ogni 5000 anni, per far ritornare l’universo nell’oscurità, Malekith si mette sulle tracce dell’Aether. Troverà fulmini e una chioma dorata ad aspettarlo.
Questa volta è il regista Alan Taylor (Palookaville, I Soprano) a prendere le redini del Dio del tuono, confermando la tendenza della Marvey o Disnel a non puntare su grandi nomi nonostante l’alto budget. Potrebbe essere un azzardo ma ormai abbiamo capito dai 4 miliardi guadagnati nel 2013 che la Disney è più precisa di un esattore delle tasse. The Dark World ha una marcia in più rispetto al precedente episodio scarsino, anche se ci mette un bel po’ad ingranare. Ciò che preoccupa della prima parte del film è che sembra ci sia un allontanamento dal solito piglio ironico tipico Marveliano. Non mi saranno mica diventati troppo seri ne? Tra gli scenari asgardiani che ricordano quelli comaschi di Star Wars La Guerra dei Cloni (poi c’è pure Padme), il mondo spaziale modello Into Darkness e il gruppo di fedeli a Thor composto da Xena, D’Artagnan e Mangiafuoco, c’è il rischio di confondersi.
Meno male ci pensa Loki a risolvere la situazione e la seconda metà della pellicola è brillante. Per battere il Teletubbies oscuro Malekith, il Dio del tuono è costretto a chiedere aiuto al fratello, nonostante sia affidabile come Trenitalia. Loki è il vero protagonista di The Dark World, con il suo atteggiamento comico arrogante ruba letteralmente la scena al fratello gonfio come il Crystal Ball.
A compleatare il quadro, ritorna un cast di grandi stelle composto da Stellan Skarsgard, Anthony Hopkins, Idris Elba, Rene Russo e Jaimie Alexander. Thor: The Dark World non delude le aspettative e aumenta l’eccitazione per l’arrivo del secondo capitolo di Captain America e poi I Guardiani della Galassia. L’unica cosa che inevitabilmente viene da chiedersi dopo The Avengers è: “Ma lo Shield e tutti gli altri supereroi avevano appuntamento dal parrucchiere? Oppure tirano a sorte chi si deve beccare la minaccia mondiale”.

COSA HO IMPARATO (ATTENZIONE SPOILER)

-Londra si riconferma come città tendenza per le catastrofi. New York deve recuperare terreno

-I soldati di Asgard sono un po’ delle pippe

-Se Maometto non va alla montagna

-Tutti tecnologici, poi vi manca la tv

-Il confort nella cella è dato dalla chaise longue

-La mamma è sempre la mamma

Ps. Ovviamente non serve più dire che dovete aspettare la fine dei titoli di coda

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