Uno scienziato dedito alla studio di una intelligenza artificiale superiore alla somma di tutte le menti umane sulla terra; un attentato da parte di terroristi anti-tecnologia; la compagna di una vita che vuole salvare il suo amato, arrivando a caricarne le sinapsi sul mega-computer: sono queste le premesse di Transcendence, premesse intriganti che vengono però disattese.
Una esecuzione assolutamente noiosa e prevedibile per tutto il primo tempo, cui fortunatamente seguono sviluppi più emozionanti in una seconda parte, capace di regalare qualche emozione e un interessante cambio di prospettiva; il problema è che ci arriverete discretamente assonnati! Non è di alcun aiuto l’interpretazione del cast: salvo Paul Bettany, gli altri sono prossimi alla monoespressività totale. Johhny Depp è parzialmente giustificato dalla parte più artificiale che umana, gli altri che scusa hanno?
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