Dopo dieci anni dall’uscita nelle sale del suo ultimo film, “Birth – Io sono Sean”, arriva anche in Italia la nuova pellicola del regista inglese Jonathan Glaze presentata al Festival del Cinema di Venezia dell’anno scorso, come del resto il suo precedente lavoro: “Under the skin”, acclamato dalla critica estera. Diretto con maestria, una magistrale prova d’attrice per la sua protagonista, Scarlett Johansson letteralmente in stato di grazia, il tutto migliorato da un reparto tecnico di ottimo livello fanno del film un’opera geniale, poetica, mai vista prima, con uno stile tutto suo che colpisce, incanta e fa riflettere.
Isserley è un’aliena che sotto sembianze umane femminili, sfruttando la sua bellezza e il suo fascino, ha da compiere una missione: sedurre gli umani per poi intrappolarli in un luogo a cui solo lei ha accesso. Non prova emozioni per niente e nessuno, l’unico rapporto con il mondo umano che ha, è quando seduce le sue vittime facendole entrare nel suo furgone, ma man mano che la missione va avanti il lato umano di Isserley inizia a venire fuori, iniziando a tradire il mondo a cui appartiene e il suo incarico.
“Under the skin” è un genere di fantascienza che non si basa sugli effetti speciali, ma partendo da una storia fantastica nasce un opera complessa e profonda, un dramma solo tinto dallo sci-fi, atmosfere che richiamano quelle di “Non lasciarmi” o “Womb”. L’opera di Glazer trionfa nel raccontare una storia particolare con toni che si sposano perfettamente con la trama del film, la cui regia sofisticata impreziosisce il tutto. Ma la vera punta di diamante del film è una Scarlett Johansson al top, nelle vesti del ruolo più complesso e meglio riuscito della sua carriera d’attrice. Anche una colonna sonora onirica, un uso seppur minimo ma ottimo degli effetti speciali, una fotografia mozzafiato e una scenografia accurata fanno di “Under the skin” una pellicola molto interessante che inaugura nel migliore dei modi questa nuova stagione di cinema.
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