Womb: la recensione di Tim_DarkShadows

Spesso e volentieri la distribuzione italiana rimanda la data di uscita di alcuni piccoli film indipendenti, di anni, per poi farli uscire in poche copie per un periodo limitatissimo, ma ci sono dei cinefili che riescono a “scovare” le sale cinematografiche che proiettano il film e lo vanno a vedere. Purtroppo Womb, diretto dall’ungherese Benedek Fliegauf, girato nel 2010, uscito in Italia limitatissimamente il 31 agosto 2012 in Italia, che ha per protagonista un’attrice di pura bellezza e con un innato talento: Eva Green, la quale si cimenta spesso con piccoli film indipendenti. La pellicola ricorda molto, come stile narrativo e per l’argomento trattato i film recenti Non lasciarmi e Another Earth, film di fantascienza ma senza far ricorrere l’uso agli effetti speciali, la cui storia è drammatica, un mix di dramma e fantascienza, ottima trovata, ma Fliegauf a differenza degli altri colleghi è riuscito a realizzare un’opera d’autore che veramente merita la visione, o forse più di una.

In un futuro non ben specificato Rebecca (Eva Green) e Tommy, da bambini hanno una tenera storia d’amore infantile, che però dura poco dato che la ragazzina si trasferisce con la madre in Giappone. Anni dopo, la ragazza cresciuta fa ritorno da Tommy per poter continuare ad essere amanti. La loro esistenza sembrerebbe perfetta ma improvvisamente Tommy muore in un incidente stradale sotto gli occhi di Rebecca. La ragazza straziata dal dolore decide di farsi impiantare nella vagina un campione di DNA dell’amato per far nascere dal suo grembo un clone di Tommy, grazie al consenso dei genitori e al Dipartimento di Riproduzione Genetica. Rebecca si dedica solo ed esclusivamente al suo piccolo, andando a vivere in una piccola casetta sul mare e isolata dalla civiltà sulla costa. Ma la vita non sarà cosi dolce con loro, perché Rebecca dovrà essere forte e accettare i pregiudizi sui cloni, e tenere nascosta la verità al “figlio”. Ma quando Tommy cresce si accorge che non potrà tenergli molto a lungo nascosta la verità.

Nonostante il film non specifica un dove e un quando si svolge la vicenda, la maniera con la quale tratta l’argomento della clonazione è ottimo, inoltre le performance attoriali di Eva Green e di Matt Smith, specialmente di Eva Green sono degne di nota. Il film scorre regolarmente nonostante non abbia un ritmo molto incalzante. Da apprezzare, come per Non lasciarmi e Another earth è la voglia di realizzare un film di fantascienza senza la presenza di effetti speciali, e il canone narrativo usato per raccontare una storia d’amore, impedita dal corso della vita.

Voto: 4/5.

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