Universal, uno studio mostruoso: Frankenstein

Boris Karloff è la possente Creatura nata dal genio di Mary Shelley e portata sul grande schermo dal regista James Whale

Pubblichiamo la quarta puntata del nostro approfondimento sugli Universal Studios, con cui ripercorriamo la storia dei monster movie e del cinema horror.

Tra i mostri più terrificanti di Universal c’è quello nato dal genio di Mary Shelley e riportato in vita nel film Frankenstein nel 1931. In seguito al successo di Dracula, la parte della Creatura venne offerta a Bela Lugosi, che però, dopo aver girato un rullo di prova insieme al regista Robert Florey, rifiutò il ruolo di protagonista a causa di alcune divergenze artistiche. Il mostro venne così interpretato da Boris Karloff, e a consacrarlo nell’immaginario fu Jack Pierce (leggi il nostro speciale Tutti i mostri di Jack Pierce), celebre truccatore degli Universal Studios e, successivamente, creatore dei make-up de l’Uomo Lupo, La mummia e molti altri. Il film fu soggetto a innumerevoli censure per il tema dell’onnipotenza affrontato con sfrontatezza e per la violenza di alcune scene, obbligando così Universal a cancellare alcune sequenze ritenute “di troppo”.
Tra le scene più spaventose ricordiamo quella tra il mostro e la bella Mae Clark, ispirata a una celebre scena dell’horror del 1920 Il gabinetto del dottor Caligari (nella clip sotto). Il film, diretto da James Whale, fu seguito da una serie di tre pellicole come La moglie di Frankenstein (1935), da alcuni considerato all’altezza del capitolo precedente, Il figlio di Frankenstein (1939) e Il terrore di Frankenstein (1942).

Sotto, una clip del film, pubblicata da Monsterlegacy.com:

Clip:

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