Viaggi nel passato: Primer

Con un budget ridottissimo ed un'idea geniale, Shane Carruth ha compiuto il delitto perfetto nel cinema di fantascienza, regalandoci un rompicapo incredibile

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Forse il più complicato film sui viaggi nel tempo della storia del cinema. Shane Carruth ha realizzato Primer nel 2004 con soli 7000 dollari, dimostrando come la fantascienza non abbia bisogno di effetti speciali per stupire. In Primer (mai doppiato in italiano), due giovani scienziati, Abe e Aaron, inventano accidentalmente un dispositivo in grado di far oscillare tra due momenti temporali le cose in esso contenute. Se una persona resta nella macchina, ad esempio, per sei ore, può uscire dalla macchina sei ore prima del momento in cui vi è entrato.

La macchina del tempo di Primer pertanto è limitata: può trasportare soltanto nel passato e costringe il viaggiatore a passare al suo interno la quantità di tempo che vuole viaggiare a ritroso. Non c’è alcun viaggio di ritorno. Abe e Aaron cominciano ad usarla per vincere soldi in borsa, poi le cose, ovviamente, si complicano. Si complicano talmente tanto, che è impossibile capire cosa davvero è accaduto, quanti viaggi sono stati fatti e quante versioni dei due protagonisti sono contemporaneamente in campo. E di chi è la voce narrante? In rete circolano varie teorie e diverse – complicatissime – spiegazioni testuali e grafiche di ciò che accade negli ottanta minuti di Primer. Vedere per credere.

Sotto, il trailer:

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