Cinecittà si mostra: le informazioni pratiche

La storia, le foto d'archivio, i set di Gangs of New York e Rome, gli studi. Questo e molto altro sarà visitabile fino al 30 novembre

La mostra si articola in tre sezioni, due espositive più il viaggio tra i set, e richiede circa un paio d’ore. La prima sezione (Palazzina Presidenziale), dedicata ai mestieri del cinema, accompagna i visitatori tra costumi di pellicole celebri, oggetti di scena e scenografie d’interno, per dare un assaggio del dietro le quinte di un’opera cinematografica. La seconda area (Palazzina Fellini), è invece concentrata sulla storia di Cinecittà, con testimonianze filmate di grandi registi che qui hanno lavorato, foto d’archivio e i primi provini di attori famosi. All’uscita della seconda palazzina, un pullman raccoglie i visitatori e li accompagna ai grandi set a cielo aperto di Gangs of New York (foto) e Rome, dove è possibile anche scendere e muoversi liberamente per qualche minuto. Non è invece visitabile il magnifico set toscano di Amici Miei.

Tra i servizi, un laboratorio creativo per bambini dai 5 anni, che possono essere lasciati qui per tutta la durata della visita, e un’area ristoro.

Il biglietto della mostra, aperta fino al 30 novembre, costa 10 euro (7 euro OVER 60, 5 euro UNDER 10).

Per raggiungere gli studi è possibile prendere la metro, anche dalla Stazione Termini, scendendo alla fermata CINECITTA’ (linea 1, direzione ANAGNINA). Se invece arrivate in macchina, tenete presente che si trovano a sud est del centro, lungo la via Tuscolana.

La città del cinema

Gli studi di Cinecittà sono un vero e proprio paesello del cinema. Si estendono su un’area di 40 ettari, in cui sorgono 22 teatri di posa, 2 grandi tensostrutture e a cui va aggiunta una piscina esterna di 7000 mq.

Se li visitate, tenete presente che gli studi sono “vivi”: tutti i giorni qui si girano produzioni cinematografiche e televisive. Durante il nostro giro abbiamo visto tra l’altro smantellare lo studio de Il Grande Fratello, mentre la guida ci sussurrava che nelle vicinanze Bertolucci stava preparando il suo nuovo film. Per questo il percorso aperto al pubblico è limitato, nel rispetto di un luogo di stupore che è e resta anche un luogo di lavoro

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