Ritorno a Twin Peaks: 7 domande sulla terza stagione

David Lynch rimette mano alla sua creatura: gli interrogativi sui nuovi episodi sono diversi e lasciano spazio ad affascinanti scenari

Welcome to Twin Peaks, recitava il cartello di benvenuto situato alle porte della piccola cittadina al confine del Canada che all’inizio degli anni ’90 cambiò per sempre il mondo della serialità televisiva. E nel 2016 la serie tornerà sul piccolo schermo. David Lynch ha infatti deciso di realizzare per Showtime un nuovo mini-ciclo di nove episodi a cui, per altro, stava pensando dalla fine della seconda stagione. Ma cosa dobbiamo aspettarci da questo grande evento?

Per rispondere (o meglio, tentare di rispondere) a questa domanda, è necessario fare un passo indietro e sottolineare quanto sia stato profondo l’impatto che Twin Peaks ha avuto per la tv. Al momento della messa in onda (8 aprile 1990), il pubblico si trovò del tutto impreparato: davanti agli occhi aveva un prodotto inedito, che mixava poliziesco, soap opera, melodramma anni Cinquanta e bizzarrie creative che solo una mente come quella di David Lynch (allora reduce dal successo di Velluto blu) poteva partorire. Un quadro inquietante e surreale la cui cornice era un angolo sperduto del nord ovest degli Stati Uniti, in cui Lynch e Mark Frost, il co-ideatore, pensarono bene di infilarci il cadavere della reginetta del liceo, un agente dell’FBI con l’ossessione per il caffè e le crostate di ciliegie, personaggi di contorno piuttosto strani (per usare un eufemismo) e una dimensione parallela – la Loggia Nera – popolata dai doppioni cattivi dei protagonisti.

L’unione tra detective story e dimensione onirica e soprannaturale fece della serie un prodotto fuori dagli schemi, e più proseguivano le indagini, più aumentavano le stramberie (ci stiamo ancora chiedendo come ci sia finito quel pesce nel caffè). Nonostante il calo d’interesse che colpì la seconda stagione, Twin Peaks segnò l’incontro tra serialità televisiva e quell’autorialità di cui oggi è permeato il piccolo schermo, influenzando nel profondo le serie americane a venire, da X-Files ad Alias, da Lost a Fringe, sino a Wayward Pines, nuova serie evento di Shyamalan in onda da maggio 2015 (tra le più attese dell’anno).

Prevedere cosa ci riserveranno i nuovi episodi – già confermato il ritorno di Dale Cooper, Laura Palmer e il fidanzato Bobby – è impresa impossibile. La sensazione è che Lynch voglia rimettere le mani su una creatura che ha sentito sua solo per metà. Una chiusura del cerchio non poco rischiosa, su cui aleggiano diversi (e affascinanti) interrogativi, che trovate nella gallery qui sotto:

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