Avengers: Endgame, un’ipotesi sulle vere origini di Thanos rende il villain peggiore del previsto

Il Titanto Pazzo sarebbe solo il principio di una minaccia molto più grande

Thanos

Thanos potrebbe segretamente essere un araldo di Galactus, e tutto si riduce al suo assurdo piano di spazzare via metà della vita nell’universo. Thanos è stato il culmine fino a oggi, il più grande cattivo che i Vendicatori abbiano mai affrontato, ma ora è stato sconfitto, e naturalmente gli spettatori stanno iniziando a chiedersi cosa succederà nei prossimi capitoli. Un modo semplice ed efficace per i Marvel Studios di proseguire lungo l’arco drammaturgico dell’MCU parte dal riconoscere sottilmente i difetti nella logica di Thanos. In particolare, c’è un aspetto nel suo piano che non è stato davvero esaminato nel dettaglio.

La verità è che il suo approccio, spazzare via metà della vita nell’universo in un solo istante, non tiene conto del fatto che la crescita della popolazione è davvero esponenziale. Prendiamo la Terra, per esempio; l’attuale popolazione mondiale si attesta su circa 7,7 miliardi di persone. Ciò significa che Thanos lo ha ridotto a 3,85 miliardi, approssimativamente come alla fine degli anni ’60.

Probabilmente ci vorrebbe un po’ di tempo prima che l’umanità inizi a riprendersi, ma in Avengers: Endgame è stato chiaro da subito che le persone si stavano già radunando in nuove comunità, come quella che si vede in una scena ai piedi della Statua della Libertà. Ciò significa che le relazioni ricominceranno e il numero della popolazione aumenterà di nuovo. Supponendo un tasso di crescita simile, ci vorranno circa 60 anni per tornare ai livelli attuali. E questo riguarda solo sulla Terra; lo schiocco ha interessato l’intero universo e alcuni Pianeti potrebbero avere una curva di crescita più rapida, il che significa che i loro numeri si risistemerebbero ancora più rapidamente.

A peggiorare le cose, Thanos ha scelto di distruggere le Pietre dell’Infinito, vedendole come nient’altro che una tentazione per chi avrebbe cercato di intervenire su ciò che lui aveva già fatto. Anche secondo la sua stessa logica quindi, Thanos non avrebbe salvato tutta la vita nel cosmo, ma avrebbe soltanto ritardato l’estinzione intergalattica.

La soluzione più semplice a questo tipo di lacuna, ammesso che di lacuna si tratti, è quella di suggerire che lo schiocco fosse solo l’inizio del piano di Thanos, un modo per ridurre la popolazione in modo che qualcosa, o qualcuno, potesse avvantaggiarsene. Se questo è stato davvero il piano, allora significa essenzialmente che Thanos è stato soltanto il precursore di un male cosmico che va al di là di lui.

L’accordo Disney/Fox ha dato infatti ai Marvel Studios l’accesso a un nuovo e potentissimo personaggio: Galactus, Il Divoratore di Mondi, un essere che potrebbe garantire che i livelli della popolazione non superino mai più le risorse. Si nutre della forza vitale di interi pianeti e come tale sarebbe attratto dai luoghi più popolati, quelli cioè in cui la crescita esponenziale consentirebbe il recupero a una velocità troppo grande, come la Terra.

Il peggio quindi, dovrebbe ancora venire.

Di recente la star di Loki Tom Hiddleston, che ha vestito i panni del dio dell’Inganno nelle prime fasi, fino alla sua morte (definitiva?) in Avengers: Infinity War, ha parlato proprio della sua brutale uscita di scena per mano di Thanos, primo di molti shock nel film dei fratelli Russo. Un inizio sconvolgente che ha subito fatto capire che lo scontro col Titano Pazzo sarebbe stato brutale: sconfitto Thor, annientato Hulk, uccisi Heimdall e Loki, tutto nei primi 5 minuti. Durante quella scena, il Dio dell’Inganno ha provato anche a fare il suo e, appunto, ingannare Thanos per ucciderlo, fallendo miseramente. Tom Hiddleston, in un’intervista recente per Comicbook, ha parlato proprio di questo.

Fonte: Screen Rant

Foto: Marvel Studios 

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