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«Mi sento ancora alla grande per quel progetto»: Josh Brolin non potrebbe essere più felice per la sua esperienza alla Marvel!

L'attore tesse le lodi della casa di produzione che gli ha permesso di interpretare il villain Thanos. In particolare, partecipare ai Guardiani della Galassia è stata un'esperienza straordinaria

«Mi sento ancora alla grande per quel progetto»: Josh Brolin non potrebbe essere più felice per la sua esperienza alla Marvel!

L'attore tesse le lodi della casa di produzione che gli ha permesso di interpretare il villain Thanos. In particolare, partecipare ai Guardiani della Galassia è stata un'esperienza straordinaria

Lavorare alla Marvel, dicono, è uno spasso. Che l’ambiente sia elettrizzante e una fucina di ottime idee commerciali non è certo un segreto: per far gola a così tante star del cinema, la casa di produzione deve calare sul tavolo sempre degli assi interessanti.

Nei prossimi anni vedremo tantissimi progetti nati dai fumetti della Marvel, come Deadpool, I Fantastici Quattro e Thanos. Di quest’ultimo, conosciuto anche come Titano, sono già state annunciate tre future apparizioni, ma gli statunitensi hanno già avuto la possibilità di gustarselo in una piccola apparizione nei Guardiani della Galassia (in arrivo in Italia solo ad ottobre).
Il villain ha il volto di Josh Brolin, il quale ha recentemente tessuto le lodi della Marvel in un’intervista. In particolare, l’attore ha dichiarato che il suo impegno nel film dei Guardiani è un ricordo che si porta caro nel cuore: «Abbiamo fatto Guardiani della Galassia e ci sembrava perfetto. Mi sento ancora alla grande per quel progetto, mi piace ciò che rappresenta. James Gunn è una persona straordinaria!»

Brolin ha anche aggiunto: «Quando ho incontrato i ragazzi della Marvel, ho amato vedere cosa fanno e come si sentono. Sono come dei geek quando si tratta delle loro storie. Amano davvero i loro film, e non li nascondono sotto un aspetto semplicemente cool. Non gli sentirai mai dire farà un sacco di soldi! o “sarà un tassello fondamentale per la tua carriera”. I fratelli Coen ragionano così, PT Anderson ragiona così. Per cui vi posso dire che non ci sono state grandi differenze fra le mie conversazioni con PT Anderson e la Marvel.»

Fonte: the tribune

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