Roman Polanski compie ottant’anni: cinque scene cult per celebrarne la carriera

Otto decadi fa nasceva a Parigi uno dei più importanti registi del secolo, e noi lo festeggiamo così

Ottant’anni fa nasceva a Parigi, da una coppia di genitori polacchi, il piccolo Rajmund Roman Thierry Polański. Quattro ventenni dopo e siamo qui a celebrare quel figlio di immigrati che si è fatto strada a forza di talento nel mondo del cinema; tra Orsi d’Oro, Globi d’Oro, Statuette d’Oro, la carriera di Roman Polanski è ricoperta del prezioso metallo: d’altronde, è difficile che le cose vadano altrimenti quando si girano quasi solo capolavori e si salta da un genere all’altro senza soluzione di continuità.

Tralasciando per un attimo la sua tragica storia personale (l’omicidio della moglie Sharon Tate per mano di Charles Manson) e i suoi problemi con la legge – e tutte le polemiche che la famigerata storia di pedofilia continua a suscitare –, qui preferiamo concentrarci sul vero motivo per cui Polanski è famoso e amatissimo: il suo cinema, in grado da sempre di sorprendere, shockare e ispirare alcuni dei più grandi filmmaker moderni, dai fratelli Coen ad Abel Ferrara. Abbiamo deciso di raccogliere quelle che secondo noi sono le cinque scene più forti che il regista abbia mai girato: le trovate linkate qui sotto, e potrebbero servirvi sia a rinfrescarvi la memoria sia a prepararvi al meglio al nuovo film di Polanski, che noi abbiamo già visto (e recensito) a Cannes.

Rosemary’s Baby
Macbeth
Repulsion
Il pianista
L’uomo nell’ombra

Foto: Getty

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