È passato qualche giorno dall’uscita della Zack’s Snyder Justice League, uno dei pochissimi grandi eventi cinematografici di questa prima parte di annata, estremamente impoverita a causa della pandemia. La versione di Snyder del film del 2017 (QUI la nostra recensione) ha creato attorno a sé molto fervore, ed è già partita la caccia ai primi easter eggs contenuti nel film.
Nelle sue quattro ore, il regista ha infatti voluto inserire molti elementi che gli permettessero di esprimere, finalmente, il film alla sua maniera: non solo nuove scene girate da zero ed effetti speciali rifatti da capo, la Zack Snyder’s Justice League contiene anche nuovi personaggi del mondo DC e molto altro. Tutte cose che i fan vorrebbero ora rivedere, magari in un proseguo e in altre pellicole ambientate nella sua visione del DCEU. A chiudere le porte in faccia ai sognatori però è la Warner Bros, che ha già messo bene in chiaro quale sarà il futuro dello Snyderverse.
Zack Snyder può per ora consolarsi con le reazioni alla sua Justice League, film nel quale è presente anche un suo cameo. Non è la prima volta che il regista appare nei suoi stessi lavori: è già successo con L’alba dei morti viventi, Watchmen e anche Batman v Superman, nei panni del soldato che tradisce l’Uomo Pipistrello nella celebre sequenza rinominata Knightmare. Nella sua versione della Justice League, il cameo di Zack Snyder è quasi impossibile da trovare, ma c’è.
Dopo circa un quarto d’ora di film, entra in scena Lois Lane: la vediamo mentre svolge il suo rituale giro alla statua distrutta di Superman, dopo aver comprato due tazze di caffè in una sorta di Starbucks di Metropolis. Mentre cammina per strada, al minuto 16, si intravede un uomo seduto al bancone che dà sulla vetrina del negozio ed è proprio Zack Snyder.
Il cameo è confermato da Bebe Lerner Baron, pubblicista di Snyder, all’Insider. Il luogo in cui il regista ha deciso di apparire non è casuale: si tratta di un locale, il Fred and Ginger Coffee di Kings Langley, a nord-ovest di Londra. Un posto speciale per il regista, che era solito andare lì per lavorare allo storyboard del film.
Foto: Getty / Jon Kopaloff
Fonte: Insider
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