Viaggi nel passato: I Robinson

Il film d'animazione targato Walt Disney convince gli appassionati di viaggi nel tempo con una storia coerente ed un finale a sorpresa, intelligente e commovente

In occasione dei venticinque anni dall’uscita del primo Ritorno al Futuro – il film che meglio di qualunque altro ha saputo giocare con i vari aspetti del viaggio del tempo – Best Movie ripercorre i più celebri viaggi nel tempo visti al cinema.

Il primo film dei Walt Disney Animation Studios, nel 2007, è stato I Robinson (Meet the Robinsons), sottovalutato dai più, realizzato in CG. La storia ruota attorno all’incontro, grazie ad un viaggio nel tempo, tra Lewis e la strampalata famiglia Robinson.

Trama sorprendente e avvincente, ritmo serrato, intuizioni geniali e pochissimi passi falsi: probabilmente se fosse stato realizzato in animazione tradizionale avrebbe avuto una risonanza differente.  L’effetto visivo complessivo, infatti, non è molto migliore di Toy Story (che però è più vecchio di dieci anni), ma non importa: i personaggi sono convincenti e l’intreccio è originale e coerente come pochi film sui viaggi nel tempo sono. Il viaggio nel futuro di Lewis è sicuramente il momento più divertente del film e ricorda un po’ Ritorno al Futuro parte II, in cui gli autori si sono sbizzarriti ad inventarsi un mondo completamente diverso ed avanzatissimo tecnologicamente. I Robinson però ricade nella categoria dei film sui viaggi nel passato: dal futuro, l’uomo con la bombetta decide di rovinare la vita di Lewis e altera il corso della storia (anche se si scoprirà tutto solo nell’ultimo atto). Il futuro però – un po’ come in Ritorno al Futuro – cambia solo nel momento in cui effettivamente l’uomo con la bombetta riesce nel suo piano ed il modo in cui Lewis riesce a rimediare è un inedito per i film sui viaggi nel tempo ed una felicissima intuizione, benché forse molto poco comprensibile per chi, come i bambini o gli sceneggiatori de La Casa sul Lago del Tempo, è poco avvezzo a ragionare quadrimensionalmente.

Quanto a possibili paradossi, certamente il motto “Keep Moving Forward” (esplicito e sentito omaggio a Walt Disney, come tutto il film) è un paradosso ontologico: Lewis lo impara da Wilson Robinson, che a sua volta lo aveva imparato da…beh da qualcuno molto vicino a Lewis (non si può rovinare questa sorpresa!). Confrontando la scena iniziale con quella in cui Lewis viaggia indietro nel tempo per incontrare la madre sulla porta dell’orfanotrofio si ha l’impressione invece che il tempo non sia modificabile, ovvero che i viaggi nel tempo non possano introdurre modifiche al passato ma anzi ne facciano già parte.

I Robinson è pervaso da uno spirito ottimista che pochi film per ragazzi oggi hanno, e che non manca di commuovere anche gli adulti. Per originalità e qualità, è forse il miglior Disney da molto tempo a questa parte.

Sotto, il trailer:

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